L’Azienda Consortile Servizi Val d’Arda è stata costituita all’inizio del secolo scorso, nel lontano 1911 e successivamente ha vissuto un lungo periodo di stabilità, gestendo il servizio acquedottistico dei Comuni fondatori: Fiorenzuola d’Arda, Lugagnano Val d’Arda e Castell’Arquato.
Agli inizi degli anni ’90 vi è stata la trasformazione del consorzio dal modello Ente Locale in Consorzio Azienda con decorrenza 01.07.1994. Successivamente vi è stato l’ampliamento delle competenze alla gestione anche dei servizi di fognatura e depurazione per tutti i Comuni fino ad allora consorziati, con la gestione quindi dell’intero ciclo idrico integrato (Fiorenzuola d’Arda dal 01/04/2000, Lugagnano dal 01/09/2000 e Castell’Arquato dal 01/01/2001.
Dal 2001, in base ad apposita convenzione, l’Azienda è stata incaricata dalla gestione del servizio acquedotto del Comune di Carpaneto.
Nel 2002 nell’Azienda Consortile hanno fatto il loro ingresso i Comuni di Alseno, Morfasso e Vernasca.
Sempre nel 2002 è stata sottoscritta una convenzione con il Comune di Podenzano per la gestione dell’intero ciclo idrico integrato per la durata di 5 anni.
Dal 2003, con la sottoscrizione di una convezione con il Consorzio Acquedotto Val Nure (formato dai Comuni di Ponte dell’Olio, Vigolzone, Farini e Bettola), è stata affidata all’Azienda Consortile Servizi Val d’Arda tutta la parte relativa alla gestione e manutenzione delle rete e degli impianti, nonché tutto il supporto amministrativo e logistico necessario.
A seguito dell’unificazione in capo ad Enìa s.p.a. della gestione del servizio idrico integrato a livello provinciale l’Azienda Consortile ha ceduto con decorrenza 1° gennaio 2006 il ramo d’azienda relativo al servizio idrico integrato al nuovo gestore unitario.
Da tale data l’Azienda si è occupata del completamente del piano investimenti approvato dall’Agenzia d’Ambito, dell’applicazione dei vari aspetti dell’accordo in essere con Enìa s.p.a., della gestone dei rapporti con l?agenzia d’Ambito competente e della gestione del patrimonio delle reti, impianti e dotazioni di proprietà.
L’Azienda Consortile mette a disposizione del gestore del servizio idrico integrato i beni di proprietà a fronte del pagamento dei canoni per l’utilizzo.